COMUNICATO STAMPA post-partita NEWTON PAYTON BARI 19/02/2011

PALLANUOTO, SERIE A/2: Newton Payton Bari, finisce male il girone di andata: in Sicilia vince l’ex fanalino di coda Acicastello (8-6).
Cufino: “Poco da rimproverare ai ragazzi. Ora sembra dura, ma possiamo farcela.”

ARCHIGEN ACICASTELLO CT - NEWTON PAYTON BARI 8-6 (4-3; 3-2; 1-0; 0-1)

ARCHIGEN ACICASTELLO CT: Ruffelli, Avellino 1, Cacia, Cama, Sparacino, Cacciola 1, Toldonato 2, Spadafora 1, Kacar, Indelicato 1, Viscuso, Basile 2, Falchi. All. Scebba

NEWTON PAYTON BARI: Lignano, Angarano, Foglio 1, Bartoli, Provenzale, Mannarini, Valenti 1, Santamato 2, Di Pasquale, Sassanelli 1, Hoppal 1, De Bellis, Cuccovillo. All. Cufino

ARBITRI: Pascucci-Dalli. NOTE: Spettatori: 300 circa



Sconfitta in casa dell’ex ultima della classe, caduta sul fondo classifica, salvezza a sei lunghezze, il doppio dei punti fin qui totalizzati in campionato: peggio proprio non poteva chiudersi il girone di andata della Newton Payton Bari, battuta per 8-6 dall’Acicastello nella sfida tra le compagini che chiudono la graduatoria del girone Sud del torneo di A2 maschile. Il decimo stop su undici gare (il settimo consecutivo) della formazione barese continua a far risuonare un campanellino d’allarme ormai rumoroso come una sirena antiaereo: la consacrazione a questi livelli dei giovanissimi del Presidente Rossi tarda ad arrivare e il tempo per aspettarla si riduce sempre di più. Per mantenere la categoria ci vorrà una vera impresa nella seconda parte di campionato e negli scontri diretti in casa in particolare non si potrà sbagliare più nulla. Ma la squadra è ancora viva e ha voglia di lottare fino in fondo: la rimonta è difficile, ma non impossibile.
L’inizio della Newton Payton Bari alla piscina Nesima è persino promettente. I ragazzi di Bruno Cufino non sembrano soffrire più di tanto lo scotto psicologico della gara da vincere ad ogni costo e riescono anzi a passare in vantaggio (0-1). Ma i siciliani si rimettono subito in carreggiata evidenziando una particolare efficacia al tiro (2-1). Di Pasquale e compagni reagiscono, pareggiano (2-2) e riescono anche a costruirsi qualche occasione per allungare, ma sciupano troppo in superiorità numerica. L’esatto opposto dei padroni di casa, implacabili in controfuga e con l’uomo in più. E così la prima frazione si chiude con Acicastello avanti (4-3).L’equilibrio sostanziale del primo quarto si rompe all’inizio del secondo quando gli etnei sulla scia dell’entusiasmo violano la porta di Lignano con un uno-due micidiale (6-3). Un macigno che avrebbe sotterrato il morale di qualsiasi formazione. Non della Payton, che riesce a rimanere aggrappata al match, migliorando sensibilmente le percentuali difensive e facendosi più efficace in zona gol con Sassanelli in grande spolvero (6-5). Ma sul finire di secondo quarto e proprio nel momento migliore dei draghetti biancoverdi, i catanesi trovano il gol del 7-5 che consente loro di affrontare con maggiore tranquillità la seconda parte di gara. Quel che si vede in modo evidente nel terzo parziale. La compagine del capoluogo pugliese si getta a capofitto in attacco nel tentativo di accorciare le distanze, ma paura, frenesia e ansia si traducono in un unico sostantivo: inconcludenza. Di contro il team di Mister Scebba, forte del vantaggio, ha la possibilità di gestire la gara senza particolari patemi, finendo addirittura con il portarsi sul +3 (8-5). Distacco troppo largo per le qualità offensive evidenziate dagli ospiti in questa gara. I baresi nell’ultimo tempo mostrano grinta, generosità e carattere, ma non è sufficiente. Per rimontare servono i gol e i ragazzi in calottina scura ne segnano col contagocce, specie con bomber Provenzale in condizioni fisiche precarie. Finisce 8-6, con la prima vittoria in campionato di Acicastello e la Payton nuovo fanalino di coda del torneo. “Ho davvero poco da rimproverare ai ragazzi” – le parole a fine gara di uno sconsolato Bruno Cufino, tecnico dei baresi – “siamo scesi in acqua con lo spirito giusto. Abbiamo pagato le difficoltà a concretizzare, acuite dalla situazione fisica non ottimale del nostro miglior realizzatore Provenzale, giunto febbricitante qui in Sicilia, e un po’ di sbavature in fase difensiva che al tirar delle somme si sono rivelate fatali. L’ultimo posto in classifica fa male psicologicamente, ma non è certo arrivato il tempo di mollare. Sapevamo sin dall’inizio che sarebbe stato un campionato difficile per noi, forse ora sembra anche più difficile, ma abbiamo di sicuro un certo margine di crescita e ben tre scontri diretti interni nel girone di ritorno. Possiamo ancora farcela”. La serie A2 si ferma per un turno di riposo. Alla ripresa, tra due settimane, baresi impegnati in casa con la corazzata Acquachiara Napoli.
   
 
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